‘Zero to Landfill’ certification for ink site

Fujifilm’s Broadstairs ink manufacturing site receives Valpak ‘Zero to Landfill’ certification

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Fujifilm’s ink manufacturing site, based in Broadstairs, UK, has received ‘Zero to Landfill’ certification from Valpak, a leading provider of environmental compliance and recycling solutions.

The award-winning factory* manufactures high performance inks for a range of markets, including Uvijet wide format UV inkjet inks, and Sericol screen inks. The company has steadily implemented new systems, technologies and processes at the site to monitor and measure its progress, as it takes steps to further reduce its environmental impact.

The Valpak certification is a significant milestone that confirms the site is sending zero packaging, production or hazardous waste to landfill. It also highlights the company’s commitment to continuously improving its waste management through reducing, recycling and reusing resources.

The certification process involved a comprehensive audit, carried out by Valpak, of Fujifilm’s waste management practices on site, including its waste and recycling initiatives.

During the audit, Fujifilm demonstrated how it is measuring and monitoring a wide range of key performance indicators, including:
• Waste in each department is properly and responsibly disposed of in the correct bins
• Hazardous waste containers are sealed, once full, and removed by the onsite waste management team
• Balers are used for plastic polythene and cardboard
• The canteen has separate bins for metal cans, coffee cups, food and general waste
• Food waste is composted
• There are mixed recycling bins in place across the site
• Importantly, Fujifilm records its waste data via an online system to measure and improve its practices.

In addition, Paul Dannahy, Goods Team Leader at the site in Broadstairs, played a key role in identifying waste processing companies which allowed Fujifilm to move waste from incineration to recycling centres, and in other areas, generate value from the waste. (For example, pallets were broken down into pellets for fuel. The pellets were then sent away from the site, sold and reused in other applications).

Fujifilm proved (from 1 April, 2023 to 31 March, 2024) that in addition to sending zero waste to landfill, it achieved a recycling rate of 53.64%. In addition to increasing the amount of waste being recycled, Fujifilm also reduced the overall waste being produced.

 

Paul Dannahy, Goods Team Leader comments: “We are honoured to receive ‘Zero to Landfill’ certification from Valpak. It’s a testament to our team’s dedication to reducing our environmental impact and promoting a circular economy.”

Craig Milsted, Sustainability Advisor at Fujifilm Speciality Ink Systems, Broadstairs, adds: “Looking forward, we are confident that we can continue to make iterative improvements all over the site, across all areas of energy, waste and water reductions, to maintain our position as an award-winning, world-class and sustainable factory.”

 

Bronwynn Harris, Waste & Resource Traceability Consultant at Valpak, adds: “We are delighted to certify Fujifilm’s Broadstairs site with ‘Zero to Landfill’ status. The company’s commitment to sustainability and the team’s proactive approach to waste management serve as an exemplary model for other companies to follow. The achievement highlights the significant impact that dedicated waste management practices can have on our planet.”

* Winner of ‘Best Factory’ award in 2013, 2015, 2016 and 2017

Acuity Prime Hybrid

L’autentica soluzione di stampa ibrida

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Per un mercato della segnaletica e degli espositori in rapido cambiamento occorrono soluzioni flessibili che consentano di tenere il passo delle mutevoli richieste. Si cerca costantemente di migliorare la velocità e la qualità, ma questi aspetti diventano sempre più marginali; le opportunità per differenziarsi veramente stanno nella versatilità e nel rapporto qualità-prezzo.

Il passaggio verso la richiesta di una maggiore versatilità è in parte dovuto alla pandemia da Covid: i fornitori di servizi di stampa, soprattutto quelli molto specializzati, sono stati costretti ad adattarsi e a investire in nuovi tipi di tecnologie, per soddisfare nuovi mercati con una gamma di applicazioni più diversificata.

Una delle risposte del mercato a questo passaggio è stato un notevole aumento dell’interesse nei confronti delle stampanti ibride e degli evidenti vantaggi garantiti in termini di flessibilità e versatilità. Quando nel 2021 ha completamente riprogettato e rilanciato la gamma di stampanti per il grande formato Acuity, Fujifilm è riuscita parzialmente a reagire proprio a questi cambiamenti del mercato. Le Acuity Ultra Hybrid LED e Acuity Prime Hybrid sono le prime testimonianze di questa strategia, che funziona esattamente come previsto.

Il presente articolo esamina in particolare la Acuity Prime Hybrid, approfondendo gli aspetti che la distinguono dalla concorrenza, offrendo alcune informazioni utili sulla sua autentica natura ibrida e sul suo posizionamento nel settore in evoluzione della stampa.

 

fujifilm wide format printer

Autentica piattaforma ibrida

Cosa intendiamo con piattaforma ‘autenticamente ibrida'? Escludendo l’ovvietà – essere in grado di stampare su una vasta gamma di substrati sia rigidi che flessibili – cosa definisce una stampante ‘autenticamente ibrida’? Forse potremmo cominciare a rispondere alla domanda esaminando per prima cosa quello che non è. Non è una stampante flatbed con aggiunta una funzione a bobina e non è nemmeno una macchina roll-to-roll con un piano di stampa flatbed come opzionale. Questo genere di macchine ha una funzione specifica che però è valida solo in ambienti in cui tale funzionalità aggiuntiva serve solo occasionalmente. Nell’odierno mercato della stampa – in cui è di capitale importanza essere in grado di accettare e consegnare la gamma di lavori più ampia possibile – spesso queste stampanti ‘mezze ibride’ non sono più sufficienti.

Con un vero ibrido, si ottengono prestazioni eccezionali, sia che si stampi su supporti rigidi che su supporti a bobina, poiché la macchina è stata progettata tenendo conto di entrambi i tipi di supporti, piuttosto che di uno di essi come semplice accessorio. E se la qualità costruttiva della macchina è sufficientemente buona, le prestazioni eccezionali rimangono costanti anche su lavori molto lunghi, sia che si tratti di supporti a bobina che di supporti rigidi, offrendo la massima flessibilità.

Una macchina autenticamente ibrida schiude una gamma di possibilità per le aziende di stampa alla ricerca di opportunità di crescita. È in grado di produrre più lavori, più velocemente.

Design e struttura

La gamma Acuity di Fujifilm coniuga il pluripremiato design britannico con la garanzia di qualità e la meticolosità del processo di produzione tipicamente giapponesi. L’eccezionalità del design e della qualità di struttura è notevole in tutti gli aspetti delle prestazioni delle macchine, ma un’area particolarmente rilevante per la Acuity Prime Hybrid, che la caratterizza come eccellente esempio di “ibrida autentica”, è la capacità di gestione dei supporti. La qualità industriale della struttura della Acuity Prime Hybrid conferisce la capacità di gestire bobine fino a 100 kg, molto più di quanto possa fare una macchina flatbed modificata. In più, i supporti si spostano benissimo lungo il percorso e, di conseguenza, è possibile far eseguire lunghi lavori di stampa alla macchina con minimi interventi da parte dell’operatore.

Inchiostri di classe mondiale

In termini di inchiostri e polimerizzazione, la Acuity Prime Hybrid ha un altro vantaggio rispetto a molti prodotti della concorrenza. Gli inchiostri UV e a polimerizzazione UV LED a basso consumo energetico proprietari Fujifilm permettono alla Acuity Prime Hybrid di essere più veloce dei prodotti della concorrenza e, inoltre, di stampare su una gamma di substrati molto più ampia. La polimerizzazione a basso consumo energetico, infatti, comporta anche un minore calore e questo, di conseguenza, permette di utilizzare molto più facilmente i supporti sensibili e di stamparli a velocità maggiori rispetto al normale; questa procedura sarebbe impossibile con sistemi a polimerizzazione che richiedono un processo di asciugatura a temperature più elevate, per esempio se utilizzano lattice. Un minore calore comporta naturalmente anche un minor utilizzo di energia, il che a sua volta riduce i costi energetici e assicura vantaggi ambientali, oltre ai potenziali risparmi sui costi, senza ridurre l’output.

Importantissimo, gli inchiostri a getto d’inchiostro UV di Fujifilm sono certificati Greenguard Gold, e sono pertanto adatti a una vasta gamma di applicazioni per interni, tra cui i rivestimenti murali.

Autentica versatilità

La Acuity Prime Hybrid si distingue anche per la larghezza di stampa di 2,05 m, rispetto ai 160 cm standard di quasi tutte le altre macchine. Questa maggiore capacità non comporta un sovrapprezzo e la macchina, quindi, è la scelta ideale per le aziende che intendono esplorare nuovi orizzonti. La maggiore larghezza di stampa della macchina offre la libertà di stampare con efficienza bobine di varie dimensioni, oltre alla capacità di stampare più pannelli affiancati – riducendo la necessità di rifilare o ridimensionare gli articoli, con un conseguente risparmio di tempo e risorse. Questa versatilità apre le porte a tantissime applicazioni, dalle insegne per il settore ai robusti espositori per uso esterno.

In un’epoca in cui l’adattabilità è essenziale, la Acuity Prime Hybrid garantisce alle aziende di stampa la soluzione ideale per rimanere competitive e rispondere alla costante evoluzione del mercato.

Soluzione comprovata

La Acuity Prime Hybrid sta già dimostrando la propria efficacia nei concreti contesti di lavoro.

David Allen, amministratore delegato di Allen Signs, nel Regno Unito, è stato il primo al mondo a investire in questa macchina, nell’autunno 2023. Afferma che l’eccellente gestione dei supporti non solo distingue la stampante dai modelli concorrenti, ma permette di stampare in modo conveniente su substrati difficili, come i supporti metallici.

Allen dichiara: "Data la nostra familiarità con le piattaforme ibride, abbiamo visto in Acuity Prime Hybrid un'opportunità per esplorare ulteriormente il marchio Fujifilm. La stampante ci ha permesso di svolgere la nostra normale attività di produzione con problemi minimi e qualità e prestazioni dell'inchiostro eccellenti".

Matt Ryder, Print Specialist presso Allen Signs, aggiunge: “Abbiamo provato un lavoro sulla nuova macchina Fujifilm, ed è riuscito all’istante. Era perfetto. Per quanto riguarda i materiali, non ci siamo ancora imbattuti in un supporto che non funzioni".

Allen Signs è la prima di molte aziende in Europa e nel mondo che potrà usufruire del duplice vantaggio di questa macchina: ibrida autentica ed effettiva rivoluzione nella produzione di stampe di grande formato.

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Il meglio del getto d'inchiostro e del toner

Due tecnologie di stampa digitale. Molteplici soluzioni. Un partner.

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Nel mercato della stampa commerciale odierno, i processi di stampa analogici, in particolare l’offset litografico, dominano ancora in termini di volume e valore dei materiali stampati. Tuttavia, tale volume e valore stanno diminuendo con l’aumento della domanda di materiali personalizzati stampati su richiesta e in quantità minori ma più frequenti. Queste esigenze possono essere soddisfatte solo dalla stampa digitale.

Il ricercatore di mercato Smithers ci dice che nel 2032 la stampa digitale varrà $230,5 miliardi, pari a quasi un quarto del valore globale di tutta la stampa e degli imballaggi stampati. Si tratta di poco meno di 3.000 miliardi di stampe A4, con un aumento di 68,6% sul mercato del 2022. [1] E all'interno di tale cifra per la stampa digitale, il getto d'inchiostro ha rappresentato 61,4% di valore della stampa digitale con 62,4% di volume nel 2022. Questo valore aumenterà a 74,1% di valore e 77,5% di volume nel 2032.[2]

Mentre il settore della stampa commerciale continua a digitalizzarsi, le aziende possono scegliere le migliori tecnologie di stampa digitale per progredire. Per alcuni, la velocità e la qualità del getto d’inchiostro saranno fondamentali, mentre per altri, la maggiore flessibilità del toner e la capacità di stampare colori ed effetti speciali per applicazioni creative saranno di maggiore utilità.

Per molti, la risposta sarà una combinazione di entrambe le tecnologie.

Fujifilm è unica nell'offrire soluzioni best-in-class e decenni di esperienza nello sviluppo di tecnologie sia a getto d'inchiostro che toner, quindi qualunque sia il percorso digitale intrapreso da un'azienda, Fujifilm ha sia il portafoglio di prodotti che le competenze per supportarlo.

Inoltre, l'eredità della stampa analogica di Fujifilm significa che comprende il processo e le sfide legate all'introduzione delle tecnologie di stampa digitale in un'azienda in un modo che i rivali esclusivamente digitali non possono fare.

Se si considerano tutti questi fattori, non esiste partner migliore sul mercato per supportare la trasformazione digitale.

La storia della stampante a getto d'inchiostro Fujifilm

La storia di Fujifilm e della tecnologia a getto d'inchiostro è una storia in molte parti. Ci sono le testine di stampa; gli inchiostri inkjet UV e a base acqua e le sofisticate tecnologie di integrazione e ottimizzazione che tengono insieme il tutto. Le tecnologie a getto d'inchiostro Fujifilm potenziano soluzioni di stampa come la Jet Press 750S, che da un decennio definisce lo standard di qualità e affidabilità nella produzione di stampa digitale nel settore commerciale, nonché una gamma di soluzioni di produzione a getto d'inchiostro per la segnaletica, i display e le etichette. e settore dell'imballaggio.

Testine di stampa

Fujifilm Dimatix è uno dei marchi più riconoscibili e rispettati nello sviluppo di testine di stampa a getto d'inchiostro. L'azienda è nata nel 1984 come Spectra, Inc., uno dei primi pionieri delle testine di stampa a getto d'inchiostro industriali. Nel 2005 cambiò nome in Dimatix prima di essere acquisita da Fujifilm l'anno successivo. La stessa Fujifilm è rinomata per la sua storia di innovazione, in particolare per il modo in cui si è rapidamente diversificata quando il mercato delle pellicole fotografiche ha toccato il fondo nei primi anni 2000. Questa spinta all'innovazione è continuata a ritmo sostenuto e l'acquisizione di Dimatix faceva parte della strategia di Fujifilm volta a costruire probabilmente le piattaforme tecnologiche a getto d'inchiostro più forti e diversificate del settore.

Inchiostri inkjet a base acqua

Fujifilm è una delle poche aziende al mondo con significative capacità di ricerca e sviluppo e di produzione di inchiostri a base acqua e UV per i settori commerciale, di grande formato e dell'imballaggio. Lo sviluppo di Fujifilm di inchiostri a base acqua per applicazioni commerciali, in particolare, è iniziato sul serio nel 2005 con l'acquisizione di Inkjet Business di Avecia. Specialista nello sviluppo e nella produzione di coloranti, pigmenti e coloranti ad alte prestazioni, Avecia (ora Fujifilm Imaging Colorants) è stata fondata nel 1985 con il lancio della prima generazione di coloranti per getto d'inchiostro a elevata purezza e nel 1994 ha costruito la più grande azienda digitale al mondo stabilimento di produzione di inchiostri acquosi negli Stati Uniti.

Con l'acquisizione di Fujifilm nel 2005 e i massicci investimenti in ricerca e sviluppo che ne sono seguiti, gli sviluppi più recenti hanno prodotto una serie di nuove funzionalità, tra cui coloranti di qualità fotografica per una permanenza delle immagini di 50+ cinquant'anni, tecnologie proprietarie di disperdenti reattivi e lo sviluppo di ultra- inchiostri acquosi ad alte prestazioni per la stampante a getto d'inchiostro B2 di punta di Fujifilm, la Jet Press 750S.

Fujifilm Imaging Colorants, come risultato di questa innovazione coerente e continua, è un'azienda cresciuta fino a diventare il più grande produttore mondiale di fluidi acquosi per getto d'inchiostro.

La storia dei toner Fujifilm

Potrebbe non essere molto noto al pubblico europeo, ma Fujifilm ha una lunga storia nell'introduzione di fotocopiatrici per ufficio innovative basate su toner, stampanti monocromatiche e sistemi di stampa commerciale a colori, insieme a importanti soluzioni di servizi aziendali e documentali. Storicamente questa tecnologia è stata sviluppata attraverso la sua filiale Fuji Xerox, ora chiamata FUJIFILM Business Innovation Corporation.

Sebbene inizialmente fosse una joint venture con Rank Xerox (in seguito Xerox), l'attività è stata consolidata nel Gruppo Fujifilm nel 2001 quando ha acquisito 75% del capitale, ed è diventata una consociata interamente controllata da Fujifilm nel 2019 quando ha acquisito l'ultima 25%.

Negli ultimi 60 anni, Fujifilm ha sviluppato competenze leader a livello mondiale nelle tecnologie basate sui toner, che ora includono i toner e i sistemi di fusione EA-Eco ad alte prestazioni, i sistemi di imaging e registrazione laser, gli algoritmi di retinatura e levigatura e i sistemi di finitura. e sistemi di post-elaborazione. Molte di queste tecnologie sono le migliori della categoria e garantiscono prestazioni di stampa leader del settore.

Tecnologie dei toner Fujifilm

Proprio come nel caso della sua offerta a getto d'inchiostro, la capacità di Fujifilm di portare sul mercato soluzioni di stampa toner pluripremiate deriva dalla sua competenza tecnologica fondamentale e dalla sua capacità di riunirle in soluzioni di produzione leader.

Questa nuova gamma sfrutta appieno l'eredità leader di Fujifilm nella produzione di stampa basata su toner, insieme alla profonda conoscenza dell'azienda sia della stampa offset che digitale, per creare stampanti di produzione che offrono prestazioni leader del settore. Combinano velocità di stampa elevate, flessibilità di finitura eccezionale, colori e miglioramenti leader del settore e, naturalmente, qualità di stampa eccezionale.

La macchina da stampa di punta della gamma è la Revoria Press PC1120, che presenta un motore di stampa avanzato e la possibilità di scegliere tra 10 colori, tra cui oro, argento, bianco, rosa e trasparente, facilmente configurabili in sei stazioni CMYK prima e dopo. Con una qualità di stampa leader del settore, un'incredibile versatilità di supporti e finiture e la più ampia gamma di colori, questa stampante pluripremiata ha avuto un enorme impatto in breve tempo dal suo lancio europeo graduale, offrendo a designer e marchi la libertà di creare stampe di alto valore utilizzando colori speciali su tirature brevi o medie. Con l'argento e l'oro metallizzato, il bianco e i colori ed effetti speciali disponibili, i designer possono soddisfare le richieste dei marchi di lusso alla ricerca di materiale stampato a valore aggiunto che possa essere prodotto economicamente in tirature molto brevi. Inoltre, il miglioramento delle immagini AI progettato da Fujifilm significa che le fotografie vengono migliorate automaticamente in fase di stampa, il che significa che è necessario molto meno tempo per ritoccare manualmente le immagini.

Mettendo tutto insieme

Nel moderno mercato della stampa, l’unico vero modo per rimanere competitivi è aggiungere valore. Che ciò avvenga attraverso applicazioni creative, effetti speciali o semplicemente attraverso livelli di qualità elevatissimi. Man mano che i consumatori raggiungono nuovi livelli di saturazione digitale, la stampa offre opportunità più mirate e di alto valore.

L'obiettivo di Fujifilm è garantire di aiutare i nostri clienti in tutto il settore a sfruttare appieno tali opportunità. Ogni azienda deve affrontare una serie unica di sfide e ognuna avrà requisiti tecnologici e di supporto diversi per affrontare e superare tali sfide. Ecco perché abbiamo sviluppato il nostro portafoglio per coprire l'intero mercato, dall'analogico al digitale, dal toner al getto d'inchiostro, in modo da poter collaborare con le aziende di stampa in ogni fase del loro percorso di stampa digitale, da quelle che devono ancora effettuare il primo investimento nella stampa digitale , alle imprese che hanno già abbandonato del tutto l'analogico.

Scopri il meglio del getto d'inchiostro. Scopri il meglio dei tonici. Scopri la differenza con Fujifilm.

[1],[2] Il futuro della stampa digitale fino al 2032, Smithers Information Ltd, 2022

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Il futuro dell’imballaggio flessibile è digitale

Introducing the Fujifilm Jet Press FP790

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The future of flexible packaging is digital. The future of flexible packaging is inkjet. The future of flexible packaging is the Fujifilm Jet Press FP790.

While there’s no doubt that in the packaging sector, the adoption of digital print technologies has advanced much more slowly than in other print sectors, the direction of travel is unambiguous. A 2021 Allied Market Research (AMR) report estimated the global digital printed packaging market to be worth $20.6 billion (in 2021) and projected substantial CAGR of 9.1% over ten years, to reach $49.9 billion by 2031.[1]

The report singled out flexible packaging as the segment likely to grow the fastest (from the smallest base) and also indicated that inkjet would grow its share of the digital packaging market overall compared with other digital alternatives, thanks to the levels of quality and productivity that can now be achieved with leading inkjet technologies.

There are a number of trends driving these shifts, and Fujifilm has designed the Jet Press FP790 to address all of them head on. In this article we examine three of the most important of these trends and look at how Fujifilm inkjet technology, and the Jet Press FP790 in particular, is uniquely well suited to address them.

Megatrend One: Sustainability

The challenge of developing more sustainable production practices is being driven by a mix of consumer pressure, government regulation and an increasing sense of environmental responsibility on the part of brands and packaging producers.

Reducing waste and boosting recyclability is an increasing concern for packaging companies and this trend is a major driver behind the adoption of digital technology, as it offers a way to significantly reduce waste and the use of consumables associated with analogue print processes.

Going digital has significant environmental benefits here, as far fewer consumables are used before, during and after the production process compared to traditional flexo production, and there is virtually no waste, resulting in a much smaller ecological footprint.

The consumables required for platemaking and the cleaning of processing equipment, the additional packaging required for those consumables, and the additional energy and water use required for those processes are all eliminated.

Additionally, going digital means shorter runs can be printed economically, so you can print just what you need – leading to much less product waste.

Megatrend Two: Time to market  

Time is money, and modern businesses, and modern consumers, expect instant delivery. New product lines often need to be set up at a moment’s notice and the timescales involved in setting up an analogue production line can sometimes be prohibitive – especially for relatively short run jobs.

This is where digital in the form of inkjet really comes into its own. With no set-up time required, the job gets printed straight away and turnaround times are massively reduced.

Megatrend Three: Rapid rise in SKUs and reduced product lifecycles

The proliferation of SKUs is another factor behind the increasing popularity of inkjet. More unique product lines, combined with shorter product lifecycles, mean that companies frequently end up with excess inventory. This leads to logistics and storage challenges, as well as higher levels of waste and higher costs. Short run production, to print the exact quantity you need and no more, offers a way around this, but it is simply not viable using analogue processes.

Related to this, having the ability to quickly and efficiently produce extremely high quality samples is another benefit of inkjet.

Why the Jet Press FP790?

The trends above are driving the interest in digital production – but not all digital solutions are created equal. There are many solutions out there – but only one is a proven mainstream flexo packaging print alternative.

Built on years of Fujifilm inkjet and packaging sector expertise

It’s in the name. Fujifilm’s Jet Press has been synonymous with inkjet excellence in the commercial print and folding carton packaging sector for more than a decade, and Fujifilm’s expertise in printhead and ink development stretches back much further still.

Fujifilm also has a long history in the flexible packaging industry, developing flexo plates, inks, imprinting bars and LED curing solutions.

In the Jet Press FP790, Fujifilm has brought together that combination of inkjet technology and flexo packaging market knowledge to produce a digital flexible packaging press that is not only setting new standards for quality and productivity – but is also designed to fit seamlessly into a typical flexible packaging  production environment with ease.

High quality Fujifilm water based inkjet ink, with a double white option

Fujifilm is one of the world’s leading ink manufacturers and the water based ink in the Jet Press FP790 draws on that rich heritage. The inks also include a unique double white option in the Jet Press FP790, and this, in particular, sets it apart as a machine suitable for tackling everything from the simplest production that just needs to get done fast, through to jobs that require the very highest standards of quality.

Soluzione comprovata

It may be new to the market, but the Jet Press FP790 has already proven its value and its potential through the endorsement of some of the industry’s most respected software and finishing companies who have signed up as partners. These partners include Henkel and Nordmeccanica for coating and laminating solutions, and HYBRID Software for our XMF Packaging workflow solution which provides automated pre-press functionality to deliver accelerated turnaround times, maximum productivity and reduced operating costs.

These multiple partnerships with respected and experienced industry names are both a vote of confidence in the capabilities of the press, and a means of ensuring that it can fit easily and seamlessly into existing analogue production environments.

But the endorsements don’t stop there. An early UK beta customer had this to say:

“Sustainable packaging design is not just about material choice. It’s about sustainable production and that’s what the Fujifilm Jet Press 790 achieves for us. With high speed and high quality digital printing, the ability to cost-effectively produce short run lengths, and the elimination of plates and make-ready processes, all mean that the Jet Press 790 brings a host of benefits to our business. It enables us to deliver excellence in print performance, eliminate waste and exceed the needs of today’s flexible packaging market with complete flexibility and agility. We are delighted to be the first installation in Europe and we are confident that the press will provide us with significant advantages in what is a highly competitive market.”

No additional investment required

Most digital flexo packaging solutions require a lot more additional investment beyond the press itself. Special substrates that need special adhesives and laminates and considerable downtime for all the associated changeovers. The Jet Press FP790 is designed to fit seamlessly into existing workflows and existing laminating and other finishing systems.

Overall, it’s clear that digital technologies are set to drive the future of flexible packaging. There are several trends causing this shift, and we will see this continue to grow further. Fujifilm is unique in its ability to combine decades of expertise in inkjet and flexible packaging, along with the support and knowledge of its partners, to provide an innovative solution that is truly future-proofing the flexible packaging market, with the Jet Press FP790.

[1] Digital Printing Packaging Market 2031: https://www.alliedmarketresearch.com/digital-printing-packaging-market-A08308

Jet Press FP790

Learn more about our revolutionary digital flexible packaging press.

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Novità mondiale: soluzione detergente sostenibile

Fujifilm riduce l'impronta di carbonio dei suoi inchiostri con una tecnologia di pulizia innovativa presso il suo stabilimento di produzione di inchiostri di Broadstairs

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  • Fujifilm è passata a una tecnologia di pulizia più rispettosa dell'ambiente presso il suo stabilimento di produzione di inchiostri di Broadstairs.
  • L'azienda ha collaborato con Terrafend, che sviluppa e fornisce soluzioni di pulizia sostenibili.
  • Fujifilm diventa la prima azienda al mondo a installare una macchina Ambimization® Proteus.
  • La tecnologia Ambimization® fornisce un approccio rivoluzionario alla pulizia combinando ingegneria chimica e meccanica.
  • I liquidi detergenti a base d'acqua non sono infiammabili, non cancerogeni e non tossici.
  • Da quando ha installato la nuova tecnologia, Fujifilm ha ridotto significativamente i rifiuti, l'impronta di carbonio e le emissioni di COV.

The FUJIFILM Specialty Ink Systems (FSIS) award-winning factory in Broadstairs, UK, manufactures high performance inks for a range of markets, including Uvijet wide format UV inkjet inks, and Sericol screen and flexo inks. The factory has implemented several sustainability initiatives over the last ten years and in the summer of 2022, it became the first ever company to trial the new-to-market Ambimization® fluids and Proteus pot wash machine from Terrafend.

La tecnologia brevettata Ambimization® di Terrafend combina l'ingegneria chimica e meccanica per fornire un approccio rivoluzionario alla pulizia. I fluidi Ambimization® a base d'acqua non sono infiammabili, non cancerogeni e non tossici. Funzionano a temperatura ambiente e possono essere utilizzati ripetutamente prima di raggiungere la fine del ciclo di vita, riducendo così i rischi sul posto di lavoro, il consumo di energia e i COV (Composti Organici Volatili).

L'anno scorso, Fujifilm ha adottato la tecnologia Ambimization® nel suo reparto inchiostri analogici a Broadstairs per pulire i contenitori di inchiostro UV, a base acqua e a base solvente. L'uso di Ambimization®, a sua volta, ha consentito a Fujifilm di implementare la macchina lavapentole Proteus. Queste nuove innovazioni hanno sostituito le apparecchiature di pulizia esistenti che utilizzavano solventi chimici.

The Proteus machine cleans pots with a water-based Ambimization® fluid in a time-efficient manner, facilitating cost and energy savings, as well as reducing the use of VOCs and creating a safer working environment. It is a sustainable cleaning solution that aligns with Fujifilm’s commitments to promote the use of green technology.

Passando dalla pulizia a solvente a quella a base acqua

Il vecchio processo di pulizia dei vasi di Fujifilm prevedeva che i solventi venissero spruzzati sulle pareti dei recipienti di miscelazione a pressioni superiori a 70 bar, rimuovendo così tracce di inchiostro e decontaminando le superfici dei vasi. Questo metodo utilizzava circa 72.000 litri di solvente a base chimica e generava circa 22.000 litri di rifiuti all’anno.

Dopo il processo di pulizia, il solvente usato, saturo di inchiostro, è stato pompato in un serbatoio di stoccaggio da 24.000 litri presso lo stabilimento di Broadstairs. Una volta pieno, il serbatoio è stato svuotato da un appaltatore specializzato e i rifiuti di solvente sono stati rimossi dal sito, tramite un'autocisterna, a un ricondizionatore chimico. Nel riprocessatore, gli scarti sono stati separati attraverso la distillazione, consentendo di restituire a Fujifilm il solvente 75% e di riutilizzarlo. Un limite di questo metodo era la sua inefficienza, con la perdita di 25% del materiale nel processo di riciclaggio.

In netto contrasto, la nuova macchina Proteus e i fluidi a base d’acqua generano rifiuti chimici e COV minimi. Con Ambimization®, Fujifilm è riuscita a ridurre la produzione di rifiuti di solventi nel suo sito di Broadstairs. Ciò non è solo migliore per l'ambiente, ma è anche più sicuro e più piacevole per il team Fujifilm in loco che maneggia i calamai prima e dopo la pulizia. Fujifilm ha ridotto le proprie emissioni di COV del 91% da quando è passata al processo Proteus e Ambimization®.

Rischi di incendio e consumo energetico ridotti

Un ulteriore vantaggio in termini di sicurezza di Ambimization® è che elimina il rischio di incendio – e questo è ulteriormente facilitato dalla macchina Proteus. Con il metodo di pulizia tradizionale, il solvente formava sottili particelle di aerosol durante ogni operazione di pulizia, a causa dell'alta pressione impiegata. Ciò ha creato un'atmosfera esplosiva (ATEX). Sebbene siano state installate apparecchiature ATEX e il personale abbia adottato misure per ridurre questo rischio di incendio, il rischio rappresentava ancora una minaccia.

Moving forward with the more sustainable cleaning solution provided by the Proteus machine, Fujifilm will be able to remove all ATEX rated equipment and save on time that would otherwise have been spent on ATEX health and safety measures within the pot wash area. The Proteus machine is also expected to reduce energy usage by 110,000 kWh per year, making it a hugely worthwhile investment.

Punti chiave

L'impianto di ricerca e sviluppo e produzione di inchiostri di Fujifilm a Broadstairs, nel Kent, ha regolarmente fatto notizia come quattro volte vincitore del premio Miglior impianto di processo del Regno Unito nel 2013, 2015, 2016 e 2017, ma è per le sue iniziative di sostenibilità che ora sta rapidamente creando onde.

Fujifilm ha aperto la strada a più produttori di inchiostri e rivestimenti per implementare Ambimization® essendo la prima azienda al mondo a essere pioniera di questa tecnologia. Da quando Fujifilm ha adottato Ambimization® – e la macchina lavapentole Proteus – Terrafend ha introdotto la tecnologia ad altri sette importanti produttori internazionali di rivestimenti e compositi.

Il passaggio ad Ambimization® ha raggiunto i seguenti obiettivi:

  1. Fornito un processo di pulizia dei vasi verde/sostenibile
  2. Riduzione delle emissioni di COV nel sito di Broadstairs
  3. Consumo energetico ridotto di circa 110.000 kWh all'anno durante il processo di pulizia delle pentole
  4. A prova di futuro la capacità di pulizia dei vasi del sito di Broadstairs
  5. Eliminato il rischio DSEAR del sito di Broadstairs

Gary Burgess, Manufacturing and CI Manager at FUJIFILM Speciality Ink Systems, comments: “We’re thrilled to be the first company in the world to have trialled an Ambimization® Proteus machine, installed at our Broadstairs ink manufacturing site. Although the digital ink market continues to grow, screen and flexo inks are still used for a number of printing applications. We’ve taken a step to reduce waste and energy when it comes to cleaning our ink pots. During the process, we’ve also reduced VOC emissions and eliminated the site’s largest risk.”

Emily Cassius, responsabile dello sviluppo aziendale presso Terrafend, aggiunge: “Questa tecnologia di pulizia ha un enorme potenziale per aiutare marchi leader – come Fujifilm – a operare in modo più efficiente riducendo al contempo rischi, sprechi e emissioni di carbonio. Siamo lieti di averli aiutati a rafforzare le loro credenziali di sostenibilità e attendiamo con impazienza una partnership continuativa”.

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Analogico. Digitale. Sostenibile.

Fujifilm for packaging: a story in three parts.

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The story of Fujifilm, since its founding in 1930s Japan, has been one of continuous innovation – sometimes incremental, sometimes radical, but always ongoing. Print is one of many sectors that has benefited from that innovation, especially over the past couple of decades as digital technology has made real inroads across the industry. That trend towards digitisation is apparent across the whole print market, but the pace of change differs dramatically from sector to sector.

One sector still in the comparatively early stages of that journey is packaging.

At Fujifilm, we understand how print can add value to packaging and are combining expertise in the very latest digital print technologies with an analogue heritage to create a product portfolio that supports the production of both analogue and digitally printed packaging.

We work with packaging producers whatever the stage of their journey; whether it’s helping them to optimise analogue production lines to maximise efficiency or introduce a digital capability. We don’t do one-size-fits-all – we do the right solution, for the right producer, at the right time. And all our solutions, whether analogue, digital or somewhere in-between, are designed to reduce waste and the use of environmentally harmful chemicals, minimise energy consumption and to be as sustainable as possible.

Analogue

With volumes typically far larger than other print sectors, digital is in its comparative infancy in the world of packaging. This means that not all producers are ready for significant digitisation of their printing operations and almost all that are will go hybrid, retaining significant analogue capability.

But continuing with analogue processes doesn’t mean the technology stands still – far from it. Technology and innovation have a huge role to play in the future of analogue package printing. Fujifilm is a key part of that future, with a constantly evolving analogue product portfolio designed to improve the performance and sustainability of analogue printed packaging.

First, there’s our Flenex FW water-washable flexo plates that eliminate environmentally harmful solvents often used in the plate-making process and are more durable than most alternatives, meaning fewer plate changes and less waste. And the sustainable benefits go hand-in-hand with greater press stability and therefore higher, more consistent quality. Then there’s our range of narrow web inks, which we have been supplying for many years, that have a deserved market reputation for both quality and versatility.

In addition, our retrofittable LuXtreme LED UV curing system, uniquely combining both LED UV curing hardware and a brand new range of LED UV inks, radically reduces energy consumption, eliminates harmful VOCs, requires lower maintenance and produces less waste. This results in lower costs, along with higher, more consistent quality, something that is a welcome bi-product of a lower energy system.

Digital

Fujifilm’s heritage and expertise in digital inkjet technology needs little introduction, but the detail of how this is being applied for packaging applications is less well known. Fujifilm has been a pioneer in inkjet technology since the late 1990s, with multiple solutions for wide format, commercial print and labels and packaging.

The Jet Press 750S High Speed Model has set a new standard for the quality that can be achieved with inkjet technologies. Well-known and highly respected in the commercial print sector, it is also designed to print short-run, folding-carton packaging at exceptionally high levels of quality, with many customers using it exclusively for this purpose.

Fujifilm also offers a wide range of scalable sistemi di imprinting that bring the benefits of digital printing to analogue processes by combining Fujifilm’s proprietary technologies across printheads, ink and transport systems with the company’s in depth integration expertise. Based on Fujifilm’s world-leading Samba piezo-electric printbars, the company’s imprinting solutions allow digital inkjet printing to be integrated directly into existing analogue production lines for a broad range of industrial applications.

The Jet Press FP790 digital flexible packaging press features water-based inkjet technology, making it suitable for food packaging production. Built on decades of Fujifilm inkjet expertise, the Jet Press FP790 is designed to offer a digital alternative to flexo production for mainstream applications and print runs, and meets the strategic needs of businesses faced with the challenge of dealing with a widening variety of products – resulting in a proliferation of SKUs – and shorter delivery times.

Sustainable

As well as looking for a solution that’s the right fit for their business, modern packaging producers and the brands they serve are also looking for a solution that’s right for the planet. That’s why sustainability is one of the threads that links all of our packaging solutions, from analogue to digital and everything in-between.

Our Flenex plates reduce waste and eliminate the use of environmentally harmful solvents altogether, and when combined with our PRC1 filtration unit, water use is also minimised. Our LuXtreme LED UV curing system slashes energy use, and our narrow web Inks are solvent-free and manufactured in the UK at our award-winning Broadstairs factory, where extreme care is taken to ensure all manufacturing and operational processes are as environmentally responsible as possible.

Similarly, our imprinting solutions can breathe new life into an analogue production line, bringing additional functionality without the investment in a new line. Where a new investment is necessary to meet market needs, the Jet Press 750S and Jet Press FP790 digital presses eliminate many of the processes and consumables associated with traditional analogue production. Much has also been written about how the Jet Press 750S can contribute to a more circular economy.

Packaging producers, particularly multi-site global producers, are also looking for lasting partnerships with strong, innovative and highly capable suppliers with ambitions that match their own. Here Fujifilm’s legacy, technology portfolio, size and diversity gives the company a powerful platform to develop leading analogue and digital systems long into the future. With an ambition to support producers with their analogue production today, while leading the transition to digital over the long term, we are excited about our future in packaging and the partnerships we hope to develop.

We’re Fujifilm – we’re analogue, we’re digital and we’re always working to help packaging producers be more sustainable.

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Tecnologia di stampa digitale per un’economia circolare

This white paper has been published by Fujifilm as part of its commitment to deliver technically advanced and sustainable printing solutions for the print industry

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Where does print fit in the circular economy?

From books, newspapers, magazines and brochures to folders, annual reports and packaging, print remains a vital and highly effective branding, marketing and communications tool. But in an age of heightened environmental concern and ‘net zero’ carbon reduction targets, how can print be used in the most efficient and responsible way? In this white paper, we take a look at how the latest digital printing technology is dramatically cutting waste and making recycling much easier.

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We must do more

As part of the “European Green Deal” project, there is an action plan for the EU to boost the efficient use of resources by moving to a clean, circular economy, restore biodiversity and cut pollution, and be climate neutral by 2050. To achieve this goal, action must be taken at all levels. Switching to renewable energy will, on its own, reduce global greenhouse gas emissions by only 55%. The remaining 45% of emissions come from the way we make and use products, which means working smarter and wasting less.

Fujifilm is committed to fully integrating print into the circular economy. Net zero doesn’t have to mean online only – print will always have a vital role to play, and we’re committed to making sure it can always play that role efficiently, effectively and sustainably.

The way we print is changing

The graphics industry has many analogue techniques which, especially when used for bespoke or short run work, have an enormous impact on the environment.

Now, thanks to the latest developments in digital print technology, there are machines which can print while also:

• Massively reducing raw material use
• Using fewer and more sustainable consumables
• Needing far fewer parts replacing
• Producing less waste
• Consuming less water
• Producing 100% recyclable printed products

This technology is moving print from the linear to the circular economy in which everyone has a role to play in keeping our planet liveable and our prosperity intact.

Revoria PC1120 wins BLI 2022 Pro Award

Triumph for Fujifilm as Revoria Press PC1120 Wins Buyers Lab 2022 Pro Award

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Fujifilm’s new Revoria Press PC1120 recently earned the Keypoint Intelligence ‘Buyers Lab 2022 Pro Award’ in the ‘Outstanding High-Volume CMYK+ Production Device’ category. The Revoria Press PC1120 won the BLI 2022 PRO award for Outstanding High-volume CMYK+ Production Device due to:

  • Six colour stations with before – and after – CMYK capabilities that allow for a wider range of inline creative options than some competitors
  • Outstanding halftone image reproduction with the largest CMYK colour gamut tested to date and a range of speciality colours that help create a broad colour palette
  • Customisable and intuitive print server platform, which enables efficient device/remote management capabilities
  • Outstanding mixed-media workflow performance, with no productivity slowdown, which translates to more work being handled inline in a single job submission

An award-winning set of features

David Sweetnam, Keypoint Intelligence’s Director of EMEA/Asia Research & Lab Services commented: “The extra imaging stations before and after the standard CMYK units, along with the diverse range of toner options, make the device stand out amongst others in this digital arena”. Sweetnam was also impressed with the Revoria Flow PC11 Print Server, describing it as “providing a high level of media management, with seamless integration aided by an excellent user-friendly interface”.

Mark Lawn, Fujifilm Europe’s Head of POD Solutions, comments: “We’re delighted to have received this award, as it represents independent recognition of Fujifilm’s outstanding R&D within this area. Fujifilm has ambitious growth plans and this award fuels our drive to continue to work on our new portfolio of Revoria branded products. We know that many companies in the digital printing industry have relied on Keypoint Intelligence for hands-on testing. Their analyst experience is invaluable and for the Revoria PC1120 to be recognised with such an award marks a major milestone for us, and serves to energise us further in bringing the outstanding technologies in this press to customers to support their growth.”

About Keypoint Intelligence

Keypoint Intelligence is recognised as the industry’s most trusted resource for unbiased information and analysis, and its awards are highly respected due to its impartiality and decades of experience in digital printing.

 

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Download the summary report about why the Revoria PC1120 won the award here..

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Design for Environment

The FUJIFILM Group undertakes environmentally conscious product development based on its design for environment initiative.

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As part of its wider global Sustainable Value Plan 2030 (SVP2030), Fujifilm undertakes environmentally conscious product development based on its design for environment initiative. This considers the entire lifecycle of a product, from procurement, manufacturing, transportation, use to the eventual disposal, to set targets from the perspective of climate change mitigation (reduced power use, etc.). From the design stage, the “Reduce, Reuse & Recycle” principle of resource saving, risk reduction of chemical substances, and biodiversity are all considered as part of the development process.

This approach is applied not only to materials and standalone equipment, but also to software and solutions in a bid to reduce environmental impact in the society as a whole. The Life Cycle Assessment (LCA) is conducted to achieve a quantitative and objective assessment of the environmental impact of a product. The environmental label is also used for active dissemination of information.

“Green Value Products” Certification Program

In an effort to “contribute to resolving environmental issues in society through our products and services,” as set out in the Sustainable Value Plan targeted for FY2030, Fujifilm introduced a “Green Value Products” certification program in FY2018.  This program compliments the company’s existing internal regulations on design for environment, and aims to clarify any product’s environmental values and involves the certification of products exhibiting outstanding environmental credentials.

This certification program sets certain priorities to the certification criteria according to the product category and the use and features of each product through its entire life cycle. Fujifilm then clarifies the environmental value of each product by conducting environmentally conscious design assessments based on such certification criteria at the time of product development. Certain products are then selected for certification based on the total score of each assessment item. These products are reviewed and approved by the Group Certification Council, and finally certified as a Fujifilm “Green Value Product”.

The certification criteria are determined for the entire life cycle of each product with a different weight for each assessment item, by comprehensively assessing the environmental items such as “measures for climate change,” “resource saving and recycling,” “risk minimisation for chemical substances,” and “biodiversity” as well as considering the social requirements for each business/product category.

This certification program is implemented in compliance with the requirements of the international standard “ISO14021 Self-declared Environmental Claims” and obtains the opinions of external experts in order to ensure the objectivity, reliability, and transparency of the program.

Certification ranking and criteria

Fujifilm classifies its products into three certification ranks (diamond, gold, and silver) according to the degree of their contribution to the reduction of environmental impact.

RankCertification criteria
DiamondProducts and services that user their respective industries’ innovative technologies to substantially contribute to reducing environmental impact
GoldProducts and services that reduce environmental impact at their respective industries’ highest level
SilverProducts and services that reduce environmental impact at a higher level than their respective industries’ standard

Product examples

In Fujifilm’s Graphic Arts business, the following products have been certified for their environmental performance:

Jet Press 750S High Speed Model:  GOLD

Effects on reduction of environmental impact:

  • Many of the consumables associated with conventional offset printing are eliminated
  • Significantly reduces the amount of wasted paper
  • Smaller footprint compared to previous models
  • The efficient drying mechanism reduces drying times, contributing to significantly higher speeds, and saving power
  • Excellent paper recycleability (de-inking ability)

Overall, there are significant reductions in resources, water use and waste compared to equivalent offset presses, with excellent paper recycling.

Revoria Press PC1120:                      SILVER

The requirements of major environment labels for energy consumption, hazardous substances, audible sound levels during operation and recyclable design are satisfied.

Revoria E1 Series:                             SILVER

The requirements of major environment labels for energy consumption, hazardous substances, audible sound levels during operation and recyclable design are satisfied.

Sustainability targets and the environment

Fujifilm has comprehensive targets relating to sustainability and the environment which lay the foundations for its business management strategies to achieve sustainable growth

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Fujifilm’s Sustainable Value Plan 2030 (SVP2030)

The Fujifilm Group announced its Sustainable Value Plan 2030 (SVP2030) in August 2017. The new plan set targeting FY2030 as its long-term goal, which is expected to lay the foundations of the Group’s business management strategies for sustainable growth. One of the key pillars of the SVP2030 is dedicated to the environment.

The environment and sustainability

There are four priority issues, regarding the environmental part of the SVP2030, each with its own set of targets:

  1. Address climate change
  2. Promote the recycling of resources
  3. Address energy issues towards a decarbonised society
  4. Ensure product and chemical safety

1. Address climate change

Reduce the Fujifilm Group’s own CO2 emissions

Reduce CO2 emissions across the entire product life cycle*1 by 50% by FY2030, compared to the FY2019 level

So far (2020) the progress is 15%, 29% of the way towards the target

 

Reduce CO2 emissions from its operations (Scope 1 and 2) *2 by 50% by FY2030, compared to the FY2019 level, aiming to achieve net zero CO2 emissions by FY2040

So far (2020) the progress is 6%, 13% of the way towards the target

 

Convert 50% of purchased electric power to renewable energy-derived power by FY2030

So far (2020) the progress is 9%, 18% of the way towards the target

Contribute to reduce CO2 emissions in society through the use of Fujifilm’s products and services.

Contribute to a reduction in the CO2 emissions generated by society by 90 million tons by FY2030

 

Fujifilm has recently increased its target for contributing to reducing CO2 emissions generated in society from 50 million tonnes to 90 million tonnes.  The aim is to achieve this by replacing conventional products with products that are more sustainable.

So far (2020) the progress is 20 million tonnes, 23% of the way towards the target

 

Increase the % of products certified as “Green Value Products” to 60% of group-wide sales by FY2030.

The Fujifilm Group operates the “Green Value Products” certification scheme, a mechanism for continually creating superior environmentally conscious products and services. In fiscal 2020, 30 new products were certified, bringing the total to 166 (32%), and the company increased the target for the number of products certified to 60% of group-wide sales. As such, Fujifilm is over half-way towards this target.

So far (2020) the progress is 32%, 53% of the way towards the target.

*1 Including phases such as procurement of materials, and manufacturing, transportation, usage and disposal of products.

*2 Direct emission from the company at the manufacturing stage of the product (Scope 1) and indirect emission due to the use of electricity / steam supplied from other companies (Scope 2).

Promote the recycling of resources

Reduce the amount of water the Fujifilm Group uses by 30% by FY2030 (compared to FY2013 levels)

The result in FY2020 was 16%, so the company is over half-way towards the goal of 30% by FY2030.

Contribute to the treatment of 35 million tonnes of water per year in society by FY2030

The result in FY2020 was 8 million tonnes, so the company is around 23% of the way towards the goal of 35 million tonnes by FY2030.

Reduce the amount of waste produced by the Fujifilm Group by 30% by FY2030 (compared to FY2013 levels)

Fujifilm has managed to ensure that the amount of waste produced by the Group did not increase in FY2020, despite rising revenues and an expansion of the business, but has not yet managed to make the reductions planned.  This is a key area of focus for the future.

Achieve a recycling index*3 of more than 10 by FY2030 (was 6.5 in FY2020)

Achieve a valuables conversion index*4 of more than 1 in FY2030 (was 0.63 in FY2020)

*3 Recycling index = (Recycled volume + Valuable-converted volume) / Simple disposal volume

*4 Valuables conversion index = Valuable-converted volume / Recycled volume

Address energy issues towards a decarbonised society

By contributing to the creation and widespread use of renewable energies through advanced materials, Fujifilm aims to help address energy issues and the move towards a decarbonised society. In particular, a New Energy and Industrial Technology Development Organisation (NEDO) started the development of an “all solid state lithium-ion battery” – a next generation storage battery for electric vehicles, under an industry-government-academia collaboration. Fujifilm is participating in the project as one of 23 manufacturers of cars and batteries.

Ensure product and chemical safety

Under this objective, Fujifilm’s aim is to minimise the adverse effect of chemical substances on human health and the environment. In particular, Fujifilm completed the replacement of 2 of 7 chemical substances within the high priority substances for risk management, a new classification established in 2020.  In addition, Fujifilm held online briefings for business partners and achieved 90% understanding of the chemSHERPA chemical information communication system, contributing to further improvement of management accuracy for hazardous substances used in products.

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